Thank you Sharon Bailin for sharing with us the story of your lovely trip to Rome & Urbino, and how you & your husband became proud owners of a lovely house in the Italian region Marche!
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About the author, Sharon Bailin:
Sharon Bailin is an academic whose research focuses on the arts, creativity, and critical thinking. Although Canadian, her abiding passion for all things Italian makes her wonder if she might have been Italian in a previous life!
Check Sharon's full story here below & in the attached document!
"La Casa Inaspettata"
by Sharon Bailin
Nel 2004, mio marito ha partecipato ad una conferenza a Roma e ci siamo presi il lusso di fare una settimana di vacanza prima che iniziasse il lavoro. Visto che avevamo già viaggiato in varie altre regioni d'Italia, abbiamo deciso di esplorare Le Marche. È una regione poco conosciuta dagli stranieri, e neanche troppo conosciuta da molti italiani. Ma la tanto vantata bellezza di Urbino, città natale di Raffaello, e le lodi appassionate di un amico che ha passato molto tempo lì, ci hanno convinto a visitarla.
Dopo alcune splendide giornate passate ad Urbino, incluso una visita al maestoso Palazzo Ducale, che custodice delle opere importanti di Raffaello e, tra gli altri, di Piero della Francesca, avevamo voglia di viaggiare ed andare più lontano. Per questo ci siamo avvalsi dei servizi di un'agente immobiliare, amica di un amico marchigiano del nostro amico canadese, per mostrarci delle case in vendita. Per noi, pero’, il vero scopo era vedere altre parti della regione: non avevamo nessun'intenzione di comprare una casa - neanche per sogno!
Abbiamo, quindi, passato una bella giornata, girando di qua e di là per i campi, godendo delle magnifiche viste ed esplorando i paesini pittoreschi su ogni collina.
Durante l'intero giro turistico, la nostra intrepida agente immobiliare si ostinava a fare il suo dovere, mostrandoci delle rovine che un tempo erano state case - quattro muri traballanti senza tetto qui, un tetto bucato sospeso su tre muri là, ecc. Nulla che ci interessasse, anche qualora avessimo avuto un minimo d'interesse nel progetto.
Finalmente, siamo arrivati all'ultima casa nella lista. Mentre scendevamo da una strada che serpeggiava giù per una collina, guardando le viste mozzafiato tutto intorno in mezzo alla campagna, sovrastante un campo di ulivi, c'era "La casa". Con nostra grande sorpresa, era intatta. Muri, tetto, pavimenti - tutto. C’era l’aqua corrente, elettricità e, in più -- era abitabile.
In fatti, qualcuno aveva vissuto lì di recente e aveva lasciato vari mobili, biancheria, utensili da cucina, ed altri oggetti per la casa.
Rimaneva, comunque, una casa di campagna, con stalle per animali e tini per fare vino nella cantina, e gabbie per polli e conigli sulla terrazza.
Abbiamo capito che la casa aveva bisogno di un po' di lavori: nuove finestre, una nuova intonacatura, forse qualche altro piccolo lavoro ancora ...
Ma era abitabile!
La cosa che ci ha colpito di più era la vista: campi verdi ondulanti, qualche casale qui e lì, un paesino medioevale appollaiato sulla collina di fronte, e la vetta di una montagna appena visibile dietro. Un paesaggio da sogni.
Ma non avevamo alcun interesse a comprare una casa. Siamo tornati a Roma. Però un pensiero persistente continuava a venirmi in mente: se avessimo avuto anche un minimo di interesse, venti minuti passati nella casa non sarebbero stati sufficienti per fare un giudizio. Allora, mentre mio marito partecipava alla sua conferenza, io sono tornata alla casa. Ho scattato molte foto e ponevo molte domande, ad esempio: dove siamo esattamente? C'è un paese vicino? Ci sono dei negozi qui intorno? Ho scoperto che la casa era proprio sotto Montefalcone Appennino, un piccolo paese incantevole appollaiato su un promontorio, con un castello ed edifici che risalivano al Medioevo.
Ho scoperto che c'era un paese un po' più grande abbastanza vicino con tutti i tipi di negozi. E ho scoperto che Ascoli Piceno, una città rinascimentale di una bellezza strabiliante, non era lontana.
Ad ogni modo, non avevamo alcun interesse di comprare una casa.
Siamo tornati a Vancouver. Tre mesi dopo, ad un'ora che forse era ragionevole in Italia ma non tanto a Vancouver, abbiamo ricevuto una chiamata dell'agente immobiliare: - C'è una persona che s'interessa alla casa. Allora, cosa volete fare?
Ha seguito una notte insonne:
- Non abbiamo alcun interesse di comprare una casa. Sarebbe una cosa insensata, irragionevole.
- D'altro canto ... una casa in Italia! Con una vista da sogni! A buon mercato! E -- abitablile!
- È pazzesca.
- Forse è il momento di fare una pazzia?
I dibattiti hanno continuato fino all'alba. Finalmente, morti di stanchezza, abbiamo deciso di buttarci nelle profonde acque. Abbiamo comprato la casa.
Ora siamo gli orgogliosi proprietari di una bella casa nelle Marche.
Inutile dire che "i piccoli lavori" si sono trasformati in tre anni di ricostruzione e restauro, con molte avventure edificanti e frustranti lungo la strada. La casa, per quanto uno dei suoi principali vantaggi era che fosse abitabile, l'abbiamo resa totalmente inabitabile durante il processo. Ma questa storia la lasciamo per un'altra volta.
Links:
Montefalcone Appennino: www.youtube.com/watch?v=yjJYVIAUjug
Brava Sharon e congratulazioni! La tua storia e' molto ben scritta e davvero avvincente. Si capisce bene l'evoluzione: da idea del tutto teorica, e' diventata poi una decisione. Secondo me una buona scelta. Che avventura davvero! Presto saro' da quelle parti e portero' i tuoi saluti alle colline marchigiane.
Che bel racconto! Strano come la vita presenta opportunità a sorpresa. Grazie anche per le foto -- sono meravigliose. Complimenti per la casa.